La fusione tra Capri Holdings e Tapestry e il futuro di Versace
La prospettiva di una vendita di Versace si è rafforzata con l’annuncio della fusione tra Capri Holdings e Tapestry, holding di Coach e Kate Spade, che punta a creare un nuovo gigante americano del lusso. Questo accordo, da 8.5 miliardi di dollari, ambisce a generare ricavi annui di circa 12 miliardi. Tuttavia, la Federal Trade Commission (FTC) americana ha temporaneamente bloccato l’accordo, sostenendo che potrebbe ridurre la concorrenza in segmenti di lusso accessibile, come le borse tra i 100 e i 1.000 dollari. Il futuro di Versace sembra ora dipendere dall’approvazione o meno di questa fusione, che potrebbe portare Capri e Tapestry a ridefinire i loro asset.
Perché Versace potrebbe essere lasciato fuori
Pur essendo uno dei brand più iconici di Capri Holdings, Versace si distingue per una clientela di lusso premium che differisce dalla fascia “accessibile” a cui mirano i marchi di Capri e Tapestry. La maison ha affrontato di recente un calo delle vendite (soprattutto in Cina) e perdite di circa 17 milioni di dollari nel secondo trimestre del 2024. Sebbene i suoi ricavi superino 1,1 miliardi di dollari annui, questi numeri sollevano dubbi sulla redditività e l’allineamento di Versace alla visione del gruppo post-fusione.
Rumor di mercato e tentativi di vendita passati
Capri Holdings ha già valutato la vendita di Versace in passato: voci di mercato parlano di contatti con Exor e Kering, esplorati come potenziali acquirenti per valorizzare il marchio senza compromettere il portafoglio aziendale. Anche se nessuna trattativa è andata a buon fine, la cessione di Versace potrebbe rappresentare per Capri una strategia per generare capitale da investire in brand meglio posizionati per il mercato del lusso accessibile.
Le prossime tappe: l’attesa per l’ok dell’antitrust
La decisione dell’antitrust americano sarà cruciale: se la FTC boccerà l’accordo, Capri potrebbe decidere di mantenere e ristrutturare Versace; se, al contrario, la fusione verrà approvata, il brand potrebbe essere ceduto come parte di una strategia di consolidamento dei core-brand del nuovo gruppo.
Il futuro di Versace è complesso e aperto a vari scenari. Una vendita potrebbe rappresentare per la maison un nuovo inizio, mentre per Capri e Tapestry l’occasione di concentrarsi sul segmento di lusso accessibile. Il verdetto dell’antitrust sarà decisivo, e potremmo assistere a un’ulteriore trasformazione nel panorama del lusso globale.
a cura della Redazione