Un nuovo capitolo per l’artista sardo
Oggi Salmo è tornato sulla scena musicale con l’uscita di “RANCH”, un album che segna una svolta personale e artistica nella sua carriera. Dopo un periodo di silenzio mediatico e di assenza dai social, il rapper sardo sceglie di parlare con la musica, mostrando un lato più riflessivo e maturo.
Un titolo, un rifugio
Il titolo dell’album non è casuale: “RANCH” fa riferimento al luogo in Sardegna dove Salmo si è ritirato per lavorare al disco, lontano da tutto. Qui ha ritrovato il contatto con sé stesso, prendendosi il tempo per riflettere sul successo, sul senso dell’arte e sul ruolo dell’artista nella società di oggi. Il risultato è un album più intimo, più crudo, decisamente autentico.
Temi esistenziali e critica sociale
“RANCH” affronta con lucidità e durezza tematiche profonde come l’alienazione causata dall’abuso dei social network, l’infelicità mascherata dal successo, la solitudine e la pressione mediatica. Il brano d’apertura, “On Fire”, è una sorta di preghiera rabbiosa, che introduce il tono cupo e consapevole del disco. In tracce come “Crudele”, Salmo si apre completamente, parlando di famiglia, di memoria e di ferite personali.
Un’evoluzione musicale e lirica
Rispetto ai suoi lavori precedenti, Salmo adotta un registro meno ironico e più lirico. Le sonorità restano potenti, ma il focus si sposta sul contenuto, sulla scrittura, sulle immagini evocate. Il rapper dimostra di saper evolvere senza perdere la sua identità, mantenendo quella tensione tra denuncia e introspezione che ha sempre caratterizzato il suo stile.
Tour e pubblicazione
A supporto dell’uscita dell’album, è stato annunciato anche il “Salmo World Tour 2025”, che toccherà varie città in Italia, Europa e Stati Uniti. L’album è disponibile in formato digitale, CD autografato e vinile, già molto richiesto dai fan più affezionati.
Un Salmo più vero che mai
Con “RANCH”, Salmo non cerca consensi facili, ma verità artistiche. Si espone, si spoglia, si isola per ritornare più consapevole. Un album che non ha paura di farsi domande scomode e che rappresenta, forse, il lavoro più personale dell’artista fino a oggi.
a cura della Redazione