Una ripartenza esplosiva e irriverente
L’agenzia Small Fish riprende vita nella seconda stagione di Pesci piccoli, ora su Prime Video. Il gruppo di comunicatori più disastroso e imprevedibile del piccolo schermo torna con nuove campagne, colpi di scena e battute esilaranti che offrono uno sguardo spassoso e tagliente sul mondo del marketing e dei social media.
Personaggi in salsa quotidiana
Ritroviamo Antonella, Emiliano, Giorgia e l’intero team alle prese con briefing deliranti, clienti improbabili e deadline impossibili. Le relazioni tra colleghi, spesso sopra le righe, restano il cuore pulsante della serie: un mix di dinamismo, terribili errori e complicità che rende il gruppo imprevedibile e, al tempo stesso, stranamente affiatato.
Humor corrosivo e ironia di mestiere
La comicità di Pesci piccoli 2 nasce dagli equivoci professionali e personali che sbocciano tra corridoi, call online e brainstorming. Il tono satirico prende spunto dalla frenesia del mondo digital, ma aggiunge un’irriverenza fresca che punta dritto al cuore delle ansie di ogni comunicatore contemporaneo.
Un flusso narrativo senza pause
La stagione mescola sketch fulminei e dialoghi serrati con una narrazione più ampia, che esplora con leggerezza la reputazione, le crisi aziendali e le sfide dei nuovi media. L’effetto è un susseguirsi di momenti comici che scorrono con ritmo incalzante, riuscendo comunque a costruire curiosità e simpatia per i personaggi.
L’anti‑serie che farà scuola
Chi ha apprezzato la prima stagione ritroverà tutto ciò che ha reso Pesci piccoli unico: un gruppo disfunzionale ma simpatico, una scrittura scorrevole e una satira quotidiana che colpisce senza prendersi troppo sul serio. E per chi arriva ora, è un’occasione perfetta per scoprire un universo seriale leggero ma intelligente, in cui lavorare nel marketing diventa un’avventura comica e (in)controllabile.
a cura della Redazione