Il regista premio Oscar torna a Cannes con un film che celebra Napoli e la sua eterna bellezza, tra realtà e immaginazione.
Un viaggio tra sogno e memoria
Dopo È stata la mano di Dio, Paolo Sorrentino continua a esplorare il tema della giovinezza, ma questa volta lo fa con una prospettiva ancora più onirica e malinconica. Parthenope, in concorso per la Palma d’Oro al Festival di Cannes 2024, è un racconto che mescola autobiografia e fantasia, tra desideri inespressi e libertà mai sperimentate.
Il protagonista non è un alter ego del regista, ma una donna: Parthenope, interpretata da Celeste Dalla Porta. Il suo nome richiama l’antico mito della sirena che fondò Napoli, e proprio la città partenopea è lo sfondo incantato in cui si muove. Parthenope incarna la femminilità nelle sue molteplici sfaccettature, una donna che lotta contro ostacoli, pregiudizi e convenzioni sociali, cercando un cammino di libertà.
Un cast d’eccezione per un film che incanta
Ad accompagnare Celeste Dalla Porta in questa storia sospesa tra sogno e realtà, troviamo grandi nomi del cinema internazionale: Luisa Ranieri, Stefania Sandrelli, Gary Oldman e altri volti di talento. Il film, con la sua estetica poetica e le atmosfere sospese tipiche di Sorrentino, si preannuncia come una delle opere più attese del festival.
Con Parthenope, il regista firma una dichiarazione d’amore alla giovinezza e a Napoli, in un’opera che è al tempo stesso un tributo alla libertà e un rimpianto per ciò che non è stato.
A cura di Martina Belotti