Un epistolario che racconta un’epoca
Dietro l’immagine iconica di Alida Valli, attrice magnetica e raffinata del cinema italiano e internazionale, si cela un dialogo segreto e continuo con il suo pubblico. È proprio da questo scambio che nasce un progetto editoriale unico: una raccolta di lettere scritte dai suoi fan tra gli anni ’40 e ’60, testimonianza preziosa di un’Italia che cambiava e sognava attraverso il grande schermo.
Valli e il suo Paese: uno specchio reciproco
Le lettere, provenienti da ogni angolo del Paese, tracciano un affresco vivido di una nazione che vedeva in Alida Valli non solo una diva, ma anche una confidente, un simbolo di grazia e di forza femminile. Le parole dei mittenti svelano emozioni profonde, speranze e malinconie, in un tono spesso intimo e quasi familiare, come se il confine tra attrice e spettatore si annullasse.
Una lettura che unisce cinema, memoria e identità collettiva
Più che un semplice volume di corrispondenza, questa raccolta è un documento emotivo e culturale. Le lettere diventano tracce di un sentimento collettivo, voci di un’Italia che si specchiava nel volto di Alida Valli per ritrovare eleganza, bellezza e, talvolta, consolazione. Il cinema diventa così tramite di relazione umana, riflesso di una società che aveva bisogno di sognare, ma anche di parlare.
Un omaggio delicato e necessario
Attraverso queste pagine emerge un ritratto intimo della diva, lontano dalla patina del divismo. Una donna letta e amata non solo per i suoi ruoli, ma per ciò che incarnava. Il libro restituisce dignità alla parola popolare e valore a un tipo di narrazione spesso trascurata: quella della voce comune, che si affida alla carta per sentirsi vicina a un mito.
a cura della Redazione