Una panchina, un microfono e un mondo surreale dove la comicità tagliente incontra l’assurdo. È questo l’universo de Il Baracchino, la prima serie animata italiana originale targata Prime Video, una produzione che unisce satira sociale, stand-up e follia creativa in un mix irresistibile.
Un format innovativo tra cabaret e nonsense
La serie, ideata e diretta da Alessio Dogana (in arte LRNZ), affonda le sue radici in un’idea semplice ma geniale: trasformare un comune “baracchino” in uno spazio dove si alternano voci e personaggi della comicità italiana, ognuno con un punto di vista irriverente e imprevedibile sul mondo. Il tutto filtrato attraverso l’animazione, che consente una libertà espressiva fuori dagli schemi.
Uno show in stile open mic che non risparmia nessuno
Il protagonista invisibile de Il Baracchino è proprio il microfono: chiunque può salirci sopra e dire la sua, dando vita a un flusso continuo di stand-up e riflessione grottesca. I personaggi, animati e volutamente esasperati, raccontano l’Italia con ironia e sarcasmo, toccando temi culturali, sociali e politici senza peli sulla lingua.
Una crew comica d’eccezione
A dare voce e anima agli episodi ci sono volti e voci noti del panorama comico contemporaneo, tra cui Edoardo Ferrario, Valerio Lundini, Francesco De Carlo, Stefano Rapone, Michela Giraud, Saverio Raimondo e Davide Calgaro. Il risultato è un susseguirsi di sketch animati che fondono lo spirito del cabaret con l’immediatezza del linguaggio visivo.
Tra provocazione e poesia urbana
Nonostante il tono provocatorio e spesso assurdo, Il Baracchino riesce a far emergere uno sguardo lucido e profondo sul presente, grazie a un’animazione che diventa specchio deformante della realtà. Ogni episodio è un piccolo universo a sé, capace di far ridere e riflettere allo stesso tempo, con un’estetica curata e riconoscibile.
Un nuovo linguaggio per la comicità italiana
Con questa serie, Prime Video sperimenta un nuovo linguaggio, puntando su una forma espressiva, l’animazione per adulti, ancora poco esplorata in Italia. Il Baracchino segna un punto di svolta per la comicità nostrana, dimostrando che si può essere intelligenti, corrosivi e originali anche senza uscire dai confini del disegno animato.
a cura della Redazione