In occasione dell’Expo Osaka-Kansai 2025, in programma dal 13 aprile al 13 ottobre, il Giappone presenta al mondo il suo padiglione nazionale con un progetto tanto poetico quanto immersivo. Intitolato “Between Lives”, il padiglione è il più grande dell’intera esposizione (circa 13.000 metri quadrati) e porta la firma visionaria di Oki Sato, fondatore dello studio Nendo, che ha assunto il doppio ruolo di General Producer e General Designer.
Un padiglione che va oltre il tempo: vivere tra le vite
“Between Lives” non è solo un’esposizione, ma un vero e proprio viaggio concettuale. Il padiglione esplora il momento sospeso tra la fine e un nuovo inizio — quello spazio sottile e silenzioso in cui una vita lascia il posto a un’altra. Che si tratti di un essere umano, un animale, una pianta o un oggetto, ogni elemento della natura e della cultura giapponese partecipa a un ciclo infinito di trasformazioni.
Nel cuore di questa esperienza c’è un messaggio universale: nulla scompare, tutto si trasforma. Ogni fine è, in realtà, una continuazione. Questo concetto profondamente radicato nella filosofia giapponese viene qui espresso attraverso un approccio multidisciplinare che unisce architettura, storytelling, installazioni interattive, design sonoro e contenuti audiovisivi.
La bellezza dell’invisibile
Sato ha guidato un team creativo che ha progettato ogni singolo aspetto del padiglione, dalla narrazione emotiva alla musica di sottofondo, dagli spazi espositivi ai video immersivi. Il risultato è un ambiente dove si percepisce la ciclicità della vita, un flusso continuo e delicato che parla di connessione tra le cose.
Un’esperienza che coinvolge tutti i sensi
Il padiglione giapponese propone ai visitatori un’immersione totale in un universo in cui la natura, l’estetica e la spiritualità si fondono. Le installazioni sono pensate per far riflettere su quanto sia prezioso anche ciò che non vediamo, e su come il nostro impatto sul mondo possa diventare parte di un ciclo virtuoso e armonioso.
L’approccio olistico di Oki Sato, già acclamato a livello internazionale per la sua capacità di unire design minimale ed emozionalità profonda, si traduce qui in un progetto di ampio respiro, dove ogni dettaglio — dalla materia alla luce — è pensato per raccontare una storia che riguarda tutti noi.
A cura della reazione