Sei anni dopo il suo debutto per Dior, Kim Jones si riunisce nuovamente con l’artista KAWS per una capsule collection maschile che celebra la sinergia tra moda e arte. La loro collaborazione risale al 2018, quando KAWS ha presentato una scultura monumentale fatta di 70.000 fiori durante la sfilata di Jones, segnando l’inizio di una serie di innovative partnership artistiche per la maison francese.
Il simbolismo del serpente
Per questa nuova collezione, KAWS ha scelto un simbolo di serpente, intrecciato con il logo Dior su capi chiave come giacche varsity rosa pastello e pantaloni sportivi con dettagli Oblique. Il serpente si evolve anche nelle iniziali “CD”, creando un legame visivo forte e distintivo con il marchio Dior, mentre i materiali e le finiture di alta qualità riflettono la tradizione sartoriale della maison.
Un’estetica pop e vivace
Jones descrive il progetto come un ritorno a un’energia giocosa e colorata, simile a quella del Pop Art. Questa capsule collection include anche camicie trapuntate nel classico cannage di Dior, e abbina alcuni look alle nuove sneaker B35 NXXT, disponibili in colori accesi come giallo neon e rosso, rendendo omaggio alle radici di KAWS nel mondo della street art e dello skateboard.
Design della collezione e prezzi
La collezione Dior x KAWS sarà disponibile dal 2 gennaio, con prezzi che variano da 270 euro per una cravatta a 8.800 euro per una giacca con patch. Anche gli accessori, come le borse e le sneaker, offrono una gamma di prezzi che rende la collezione accessibile a diversi tipi di clienti, pur mantenendo un’aura di esclusività.
L’impatto delle collaborazioni artistiche di Jones
Jones ha continuato a nutrire il rapporto tra moda e arte attraverso frequenti collaborazioni con artisti contemporanei, espandendo il suo orizzonte dal 2021 per includere anche celebrità e istituzioni culturali. Questo approccio ha arricchito non solo le sue collezioni, ma anche l’immagine complessiva di Dior, rendendola sempre più attuale e pertinente nel panorama della moda internazionale.
a cura della Redazione